L’Associazione Trediciarchi è un’associazione culturale nata nel 2009 e con sede a Riccia (CB).

Ha organizzato, nel corso degli anni, numerose manifestazioni, escursioni, convegni e pubblicato un cospicuo numero di libri e periodici.

L’Associazione ha tra i suoi principali scopi quelli di svolgere attività di studio, di ricerca, di informazione e di documentazione per favorire la conoscenza dell’area del Fortore e contribuire al recupero del suo patrimonio storico, artistico, demoetnoantropologico, archeologico, naturalistico e ambientale.

Il fiume Fortore attraversa una parte del territorio di tre province, Campobasso, Benevento e Foggia, snodandosi, prima di arrivare al mare Adriatico, in un percorso ideale di oltre 100 km; un’area omogenea per orografia ed affinità etniche nonostante i confini amministrativi imposti e che ha i suoi punti di forza nelle numerose comunità presenti.

Un’area nella quale l’isolamento e la strisciante marginalità subita nel corso degli anni hanno agito in profondità facendo smarrire o dimenticare al proprio interno quelle comuni origini delle quali si rinviene traccia, ancorché trasformate e indebolite, ad esempio nelle tradizioni popolari, nella parlata e nei termini dialettali, nelle preparazioni alimentari, nella presenza assai diffusa di famiglie che rivelano con il loro cognome luoghi di provenienza contigui e unioni nuziali esogamiche; testimonianza di una intensa mobilità, che trova riscontro nei numerosi, costanti e vicendevoli rapporti commerciali o in quelli di scambio legati alla transumanza.

Sono trentotto i paesi, con una popolazione di circa 72.000 residenti, che ricadono nelle tre Comunità montane – quella del Fortore molisano, quella del Fortore beneventano e quella del Sub Appennino dauno – esistenti nell’area. Paesi che conservano per lo più assetti ed architetture urbane originarie, che si caratterizzano per le atmosfere rarefatte dei centri storici, scrigni di tesori artistici dimenticati o scarsamente valorizzati.
A questi paesi, alle loro popolazioni e, soprattutto, alle associazioni culturali e ai comitati operanti al loro interno si rivolge l’Associazione Trediciarchi, per tentare di dare vita sia ad un’idea condivisa di riscoperta identitaria, sia ad una serie di concrete proposte per la valorizzazione delle produzioni tipiche, dell’artigianato, delle tradizioni religiose e popolari, delle bellezze artistiche, architettoniche e naturalistiche dell’intera area.

L’Associazione Trediciarchi ha scelto come nome e come logo l’immagine stilizzata del ponte sul fiume Fortore, ponte che mette in comunicazione la provincia di Campobasso con quella di Foggia e con il territorio beneventano a ridosso di San Bartolomeo in Galdo. La struttura, già menzionata nella relazione di Capecelatro del 1652, prende infatti il nome dalle tredici arcate che ne formavano la nuova costruzione, terminata nel 1859. Danneggiato durante la Seconda guerra mondiale fu in seguito ripristinato e gli archi diminuiti a sette; oggi è stato sostituito da un moderno viadotto conservando, comunque, la vecchia denominazione. Un’opera che ben rappresenta gli sforzi fatti dagli abitanti dell’area del Fortore per strappare dall’isolamento le proprie comunità e avvicinarle tra esse.